Che l’uomo non fosse modesto, se n’erano già accorti un po’ tutti. Ma stavolta aMatteo Renzi è proprio scappata la frizione, sparando una delle più roboanti dichiarazioni sul proprio governo: “Il lavoro di questi due anni ha prodotto un cambiamento radicale”, vantando quindi il proprio operato come nettamente superiore a quello prodotto dai 63 governi che lo hanno preceduto: “Abbiamo avuto 63 governi in 70 anni – ha ricordato al Teatro Paolini di Firenze, dove ha aperto la campagna referendaria – non riconoscono nemmeno la tua faccia”.
I suoi meriti non finiscono con il più bel governo della storia repubblicana: Renzi attribuisce a Renzi il gran merito di aver dato una scossa ai parlamentari, che prima di lui dormivano sonni tranquilli: “Quando la cronaca politica parlerà degli ultimi 20 anni – ha gigioneggiato dal palco – descriverà un Parlamento che improvvisamente si è svegliato”.
Le urla – Fuori dal teatro però, lo storytelling era più amaro, con i truffati dalle obbligazioni subordinate delle banche inviperiti. Come per Pisa, anche in questo caso a Renzi deve essere sembrata inspiegabile la contestazione nei suoi confronti: “Abbiamo salvato i correntisti – ha detto – più che le banche. In passato si sono fatto prestiti molto discutibili. Sul tema delle banche abbiamo messo fine a questa lunga vicenda e diciamo: portiamo le banche a dar credito ai territori, ai piccoli e medi imprenditori e ai piccoli artigiani”.
Tratto da: www.stopeuro.org