di Zeina Ayache
I ricercatori della University of California hanno scoperto che 50 anni fa alcuni scienziati di Harvard sono stati pagati per mentire sui danni provocati dallo zucchero.
50 anni fa, i ricercatori sono stati pagati per mentire sui danni dello zucchero e per sostenere che a provocare gli infarti siano principalmente i grassi. Questo è quanto sostiene una ricerca pubblicata dalla University of California San Francisco che, su JAMA Internal Medicine, ha pubblicato lo studio intitolato “Sugar Industry and Coronary Heart Disease Research. A Historical Analysis of Internal Industry Documents” all’interno del quale si mostra come nel corso degli anni la Sugar Research Foundation (SRF), oggi Sugar Association, abbia finanziato alcuni professori in nutrizione della Harvard University.
Nello specifico, mostrano i ricercatori californiani, la SRF avrebbe pubblicato la sua prima ricerca nel 1967 all’interno della rivista New England Journal of Medicine. Lo studio considerava i grassi e il colesterolo come le principali cause di infarti e problemi cardiaci non prendendo in considerazione, come altro fattore di rischio, il consumo di zuccheri. L’idea di base era non tanto quella di negare, quanto di distogliere l’attenzione dallo zucchero e focalizzarsi sui grassi e sul colesterolo.
Non solo problemi cardiaci. Sempre la University of California San Francisco ha scoperto che in quegli anni alcuni studi sono stati commissionati per deviare i consumatori e fargli credere che lo zucchero non fosse la causa della carie ai denti. Gli studi presi in questione risalgono agli anni ’60 e ’70, insomma, è vero, 50 anni fa alcuni studi hanno omesso il ruolo dello zucchero nei casi di infarti sottolineando quello dei grassi e del colesterolo, però è evidente che, soprattutto nell’ultimo decennio, ci sia stata un’importante presa di posizione contro l’abuso di questo alimento, stesso discorso vale per le carie.
Un recente studio USA ha infatti evidenziato i rischi che si corrono a somministrare zucchero ai bambini tra i 2 e i 18 anni mentre un altro ha sottolineato come questo alimento agisca sull’ippocampo provocando danni simili a quelli causati dagli abusi e dallo stress. Che oggi siano evidenti gli effetti dello zucchero però poco importa, ciò che è allarmante è la possibilità che, ancora adesso, alcuni ricercatori accettino, per denaro, di divulgare disinformazione scientifica ai nostri danni.
Fonte: scienze.fanpage.it