FEDERICO PIERACCINI

strategic-culture.org

In generale, quando si parla di sistemi di difesa aerea, si fa riferimento ai sistemi russi diventati famosi negli ultimi anni, in particolare l’S-300 (e le sue varianti) e l’S-400. Il loro dispiegamento in Siria ha rallentato la capacità di forze aeree avanzate, come quelle degli Stati Uniti e di Israele, di colpire il paese, aumentando, per queste due nazioni, l’imbarazzante possibilità di vedersi abbattere i loro caccia di quarta o quinta generazione.

Sistemi di difesa aerea in grado di abbattere aerei di quinta generazione avrebbero un effetto devastante sulla commerciabilità e sulle vendite di hardware militare statunitense, aumentando allo stesso tempo la richiesta e le vendite di quello russo. Come ho spesso sottolineato in altre analisi, l’azione pubblicitaria di Hollywood, volta a far credere, ai nemici e agli alleati, che l’hardware militare statunitense sia imbattibile (con gli alleati però obbligati a comprarlo), ha un ruolo centrale nelle strategie di Washington per la proiezione di forza e la guerra vera e propria.

Mentre aumentano e si intensificano gli scontri tra paesi nei punti caldi globali, come il Medio Oriente, la propaganda di Hollywood si sforzerà sempre più di convincere il resto del mondo della continua efficacia e superiorità dei sistemi d’arma statunitensi, nonostante i loro palesi difetti.

Gli Stati Uniti si trovano in una situazione in cui non si erano mai trovati negli ultimi 50 anni, vale a dire, un ambiente in cui non è assicurato il privivilegio della superiorità aerea. Qualunque parvenza di difesa aerea, che fino a qualche tempo fa poteva rappresentare una credibile minaccia alla macchina da guerra dello zio Sam, veniva bellamente aggirata con una salva di missili cruise. Ecco però due ottimi esempi [del fallimento di questa tattica offensiva]: in Siria, nel 2018, missili di ultima generazione erano stati intercettati e abbattuti da sistemi russi e siriani vecchi di decenni. Anche se il sistema S-400 non è mai stato impiegato in Siria, è degno di nota il fatto che i sistemi serbi S-125 erano riusciti a identificare e ad abbattere un velivolo stealth americano F-117 durante la guerra nei Balcani.

C’è un aspetto più segreto dell’S-400 assai poco conosciuto, sia all’interno della stessa Russia che all’estero. Riguarda la capacità dell’S-400 di raccogliere dati attraverso i suoi sistemi radar. Vale la pena notare l‘allarme dato dal portavoce del Dipartimento della Difesa americano, Eric Pahon, sull’acquisto pianificato da parte della Turchia degli S-400:

Siamo stati chiari [nel dire che] che l’acquisto degli S-400 creerebbe un rischio inaccettabile, perché il loro sistema radar potrebbe fornire ai Russi informazioni militari riservate sull’F-35. Queste preoccupazioni non possono essere mitigate. L’S-400 è un sistema costruito in Russia per cercare di abbattere aerei come l’F-35, ed è inconcepibile immaginare [un’eventualità del genere].

Certamente, in caso di conflitto armato, la capacità dell’S-400 di abbattere gli aerei di quinta generazione costituirebbe una grande preoccupazione per gli Stati Uniti e i loro alleati, che hanno investito così tante risorse in aerei di quel tipo. Allo stesso modo, un paese della NATO che preferisce i sistemi russi a quelli americani rappresenta un motivo di allarme. Tutto questo trascurando il fatto che l’S-400 si sta diffondendo nel resto del mondo, dalla Cina alla Bielorussia, con decine di paesi che fanno la fila per acquisire la capacità tenere lontane dai loro cieli le benevoli bombe della libertà. È un ottimo bastone con cui tenere a bada una Washington sempre a caccia di preda.


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Ma queste preoccupazioni non sono nulla se paragonate alla minaccia più seria che l’S-400 pone all’industria statunitense degli armamenti, ovvero alla sua capacità di raccogliere dati sui sistemi stealth statunitensi.

Teoricamente, l’ultimo vantaggio che gli Stati Uniti mantengono rispetto ai loro avversari è nella tecnologia stealth. L’efficacia della furtività è stata discussa a lungo, dato che il costo potrebbero effettivamente superare i presunti benefici. Ma, leggendo tra le righe, ciò che emerge dalle preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo all’S-400 fa capire che Mosca è già in grado di rilevare i sistemi stealth statunitensi, combinando i radar dell’S-400 con quelli aviotrasportati, come era successo in Siria (nonostante le smentite di Washington).

La capacità dell’S-400 di raccogliere dati sia sull’F-35 che sull’F-22, i gioielli della corona del complesso militare-industriale statunitense, fa passare le notti in bianco agli strateghi americani. Ciò che in particolare causa loro gli incubi è che, affinché l’S-400 possa funzionare in Turchia, dovrà essere integrato negli attuali sistemi di “identificazione amici/nemici” (IFF), che, a loro volta, fanno parte della rete informatica tattico-militare della NATO, nota come Link 16.

Questo sistema [IFF], per garantire l’integrazione nella rete difensiva turca, dovrà essere installato sull’S-400 che, potenzialmente, potrebbe ritrasmettere ai Russi quelle informazioni strettamente riservate, necessarie per permettere all’S-400 di funzionare correttamente in un ambiente [NATO] non progettato per ospitare un tale sistema d’arma.

Il rischio finale è che, se la Turchia dovesse far volare i suoi F-35 in aree coperte dagli S-400, il sistema Link 16 potrebbe rivelare, in tempo reale, molte informazioni sul sistema stealth statunitense. Col tempo, Mosca sarebbe in grado di ricreare i profil stealth dell’F-35 e dell’F-22, rendendo così inutili i piani di Washington, che intende spendere 1,16 trilioni di dollari per produrre 3.000 F-35.

Ciò che deve essere ricordato nella nostra era tecnologica è che, una volta identificata la forma d’onda radar dell’F-35, sarebbe possibile ricreare con l’inganno il profilo radar dell’F-35, in modo da mascherare un proprio velivolo con questa particolare forma d’onda e impedire che i sistemi IFF del nemico siano in grado di distinguere tra amico o nemico.

Di particolare rilievo è la cooperazione attiva tra Cina e Russia nei sistemi di difesa aerea. L’S-400 in particolare è già operativo da diversi anni in Cina e bisognerebbe dare per scontato che sia in atto una condivisione attiva di informazioni tra Mosca e Pechino in merito alla tecnologia stealth.

Si scopre che l’S-400 è un sistema d’arma con molteplici scopi e che è ancora più letale di quanto immaginato in precedenza. Non sarebbe quindi sorprendente che, se si scoprisse l’esistenza di S-400 a Cuba e in Venezuela, la bellicosa retorica di Washington contro questi due paesi cesserebbe all’istante.

Ma quello che gli strateghi militari statunitensi temono più del fatto che gli S-400 possano tranquillamente rilevare i loro tanto vantati F-35 e F-22, sono i dubbi che potrebbero sollevare sull’efficacia di questi velivoli invisibili nelle menti degli alleati e dei potenziali acquirenti. Questa mancanza di fiducia darebbe colpo mortale all’industria statunitense degli armamenti, una minaccia per gli USA molto più reale e devastante del rischio di un conflitto con Mosca o Pechino.

 

Federico Pieraccini

 

Fonte: strategic-culture.org

Link: https://www.strategic-culture.org/news/2020/06/15/why-s400-is-more-formidable-threat-us-arms-industry-than-you-think/

15.06.2020

Fonte: tradotto da Markus per comedonchisciotte.org


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