Sei uno dei più importanti ricercatori sulla leucemia del ventunesimo secolo, nel 2013 pubblichi uno studio sul NEJM che diventa riferimento per la categoria, e ci vinci pure dei premi.
Prima due a livello nazionale, e l’anno scorso il più importante premio per gli ematologi il “Josè Carrera Awards”
Perchè non suicidarsi?
Sei da anni sulla bocca di tutti, sei riuscito a consolidare una terapia priva di chemioterapici, che nel 90% salva pazienti a basso e medio rischio affetti dalla “leucemia fulminante”, hai appuntamenti fino al 2020, ti eleggono direttore del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, fai richiesta per insegnare all’Umberto I e sei professore ordinario alla Facoltà di Medicina, prima nella classe prima di Biotecnologie e poi anche di Medicina e Chirurgia
E poi decidi d’un tratto di porre fine alla tua vita. Senza aver lasciato un biglietto, senza aver mai dato l’impressione di voler fare una cosa del genere. E sei al compleanno del figlio della tua compagna, parlando a pranzo di un viaggio alle Canarie.
Questo il trafiletto dedicatogli da un giornale
“Era a pranzo in un ristorante sulle rive del Tevere, si è alzato dicendo di dover andare in bagno, invece è salito sul Ponte della Musica e si è lanciato oltre il parapetto. Scomparso ieri il professore Francesco Lo Coco luminare nel campo della lotta alla leucemia. Non ha lasciato biglietti, nulla che potesse presagire il dramma.”
Non vogliamo gridare al lupo al lupo, qui una giornalista americana che nel corso degli anni ha preso nota di tutti i professionisti della salute che sono misteriosamente scomparsi.
Abbiamo parlato di queste esperienze qui e qui, soprattutto questa davvero assurda : un ricercatore che aveva praticamente predetto la sua morte
Che fosse riuscito a trovare una nuova metodica per trattare i pazienti senza chemioterapici?
Agli amici di BigP. andava bene una volta, ma due erano troppe?
Era davvero depresso?
In fondo, la tristezza non è necessariamente proporzionata a quanta fama si abbia.
Possibile che, nonostante i premi ed i riconoscimenti, non volesse più vivere?
Non si può escludere del tutto.
Non sapremo mai probabilmente cosa sia davvero successo ieri, possiamo solo accodarci a tutti quelli che hanno lasciato un pensiero a questo medico palermitano, che attraverso una terapia priva di chemioterapici era riuscito ad aiutare tantissime persone, terapia diventata gold standard in pochissimo tempo.
Nel frattempo, è stata aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio. Gli inquirenti parlano «di atto dovuto» per potere effettuare una serie di accertamenti sul decesso di Francesco Lo Coco; il pm, Margherita Pinto, ha disposto un esame esterno della salma.
Ci sarà un pò di chiarezza sulla vicenda? Speriamo di sì, in modo che anche i suoi familiari possano stare meglio!
Fonte: www.medicinapiccoledosi.it